“L’uomo ha distrutto e bombardato case ponti strade alloggi. I gran distruttori di questa guerra: tra gli aerei il Caprone e tra i mezzi il cannone. E’ avanzato il nemico con le barche; ecco: in questo momento un uomo, un uomo innocente è stato pugnalato. Un giorno, un giorno strano pieno di gioia, nell’alba del sole suonano le campane, due persone prima nemiche ora si danno la mano. Un uomo, un uomo strano fa un discorso strano per un italiano, parla di Pace di Amicizia e d’ Amore. “

Questo, citato testualmente, l’appello alla pace che l’artefice di questa installazione, Sig. Bertelli Roberto ha lasciato a suggello del suo lavoro. Lasciando il grande prato arido del Palazzon, proseguendo lungo l’argine destro del fiume Piave in direzione Maserada sul Piave, prima del viadotto autostradale incontriamo un luogo particolare, che attira subito la nostra attenzione. Si tratta di un monumento esteso, disposto su più spazi e realizzato con reperti, frammenti e manufatti della Grande Guerra. Schegge, bombarde, elmetti sono stati ricomposti per ergersi a simboli di uno scenario di guerra vero e proprio, altri sono stati trasformati dall’artista in trasfigurazioni simboliche (sole che sorge, fiori di ferro, mani che si stringono), per estendere il significato dell’opera oltre il suo dato concreto ed ispirare, ad un tempo, raccoglimento, cordoglio e speranza.

Parte integrante dell’opera è anche la riproduzione di una piccola trincea, chiusa da un recinto, lungo la strada che ci ricorda aspetti del conflitto spesso dimenticati o addirittura sconosciuti.

La Natura regala a questo sito nel mese di maggio una stupenda fioritura di Orchidee piramidali (Anacamptis piramidalis), quasi come segno di omaggio, rispetto e, chissà, forse invito a non ripetere più simili tragedie.