Alla funzione fondamentale di accoglienza, riparo e possibile riposo offerti ai visitatori, la Radura Granda dell’oasi del Codibugnolo ha un valore naturalistico di rilievo. Intorno al rettangolo ideale della radura sorge un denso bosco igrofilo costituito soprattutto da monumentali Pioppi neri (Populus nigra), qualche Salice ripaiolo (Salix eleagnos) nella parte rivolta verso l’alveo del fiume, Olmi (Ulmus minor) e Bagolari (Celtis australis). Notevole è la quantità e varietà di arbusti, quali lo Spincervino (Rhamnus cathartica), il Nocciolo (Corylus avellana), il Biancospino (Crateagus monogyna). All’interno del prato, ogni mese di maggio germogliano splendidi esemplari dell’Orchidea militare (Orchis militaris). Dunque la varietà vegetazionale è rilevante e disposta in modo da essere fruita visivamente dal visitatore semplicemente passeggiando lungo il sentiero che attraversa la radura. Sul versante nord, verso l’alveo del fiume, subito dopo la coltre arborea è presente una marcata depressione del terreno. Un tempo, tale depressione era un grande stagno, alimentato dal piccolo corso d’acqua che arriva dai vicini coltivi sul quale si concentrava una densissima popolazione di Germano reale (Anas plathyrhynchos).

La presenza dell’acqua attivava una serie di relazioni trofiche molto articolate con la presenza di Ardeidi, Airone cinerino (Ardea cinerea), Nitticore (Nycticorax nycticorax), la presenza accertata di Volpi (Vulpes vulpes) oltre a quella molto diffusa di Lepri (Lepus europaeus) e Fagiani (Phasianus colchicus). Una fervente vitalità è riscontrabile osservando con attenzione il corso d’acqua che entra dalla campagna e tange la radura: sono stati avvistati esemplari di Tritone comune (Lissotriton vulgaris) e Tritone crestato (Triturus cristatus), oltre a splendidi individui di Natrice dal collare (Natrix natrix).

Lo spazio accogliente e le infrastrutture a basso impatto ambientale offrono la possibilità di utilizzare l’area per attività didattiche ma anche incontri culturali, readings e spettacoli teatrali, usufruendo dell’eccezionale scenografia offerta dal paesaggio naturale.